mercoledì 2 ottobre 2019

IL VECCHIO NONNO E IL NIPOTINO- fratelli Grimm
C'era una volta un povero vecchio infermo; le ginocchia gli tremavano, non vedeva, non sentiva nulla e non aveva più denti. Quando sedeva a tavola, riusciva a stento a tenere il cucchiaio, sicché‚ versava la minestra sulla tovaglia e gliene colava anche fuori dalla bocca. Il figlio e la nuora ne erano disgustati, così il vecchio nonno dovette finire col sedersi in un angolo dietro la stufa e gli diedero da mangiare in una scodellina di terracotta, e, per giunta, in quantità assai scarsa; ed egli guardava con tristezza verso la tavola e gli occhi gli si inumidivano. Una volta le sue mani tremanti non riuscirono a tenere ferma la scodellina che cadde a terra rompendosi. La giovane donna lo sgridò ma egli non disse nulla e sospirò soltanto. Allora gli comprarono una scodellina di legno per pochi soldi, e lo fecero mangiare in quella. Mentre se ne stavano seduti là, il nipotino di quattro anni metteva insieme delle assicelle per terra. -Che cosa stai facendo?- gli chiese il padre. -Faccio un piccolo trogolo- rispose il bambino -perché‚ ci mangino dentro il babbo e la mamma quando sarò grande.- Allora il marito e là moglie stettero a guardarsi per un po' e poi si misero a piangere; avvicinarono subito il vecchio nonno al tavolo e da allora in poi lo fecero sempre mangiare con loro senza dire più nulla anche quando si sbrodolava un po'.

mercoledì 25 settembre 2019

Verità sulla sirenetta 
Nel racconto di Andersen, scritto nel 1836, le sirene sono esseri per metà umani e per metà pesci, la cui esistenza è separata da quella degli esseri umani. Prive di un’anima, la loro vita termina dopo 300 anni, quando sono destinate a trasformarsi in schiuma di mare. 
Nella storia la sirenetta, colta da un fulmineo amore nei confronti del principe, trascorre dei giorni infelici, finché non si rivolge alla strega del mare per essere trasformata in umana. Il desiderio viene espresso, ma con alcune conseguenze: non riavrà più la sua voce e ad ogni passo le sembrerà di camminare su dei coltelli aguzzi. Inoltre, se non sposerà il principe, morirà. L’epilogo è tragico: l’amore della Sirenetta non è ricambiato. Il principe la considera come un’amica con cui confidarsi e sposa quindi un’altra principessa, nella quale riconosce erroneamente la donna che l’ha salvato. Dalla nave dove è celebrato il matrimonio la Sirenetta sta osservando il mare, quando compaiono le sue sorelle che la intimano a uccidere il principe con un pugnale e di bagnarsi le gambe con il suo sangue: potrà così tornare ad essere una sirena. La proposta viene rifiutata. La consolazione riservatale è infine quella di unirsi alle Figlie dell’aria, creature eteree con il compito di distribuire buone azioni tra gli umani e di vivere 300 anni prima di ricevere un’anima per entrare in Paradiso.
Salve a tutti, questo blog presenta fiabe classiche della letteratura per l'infanzia, curiosità e riflessioni. Buona lettura!